An introduction into the relentless and despairingly creative mind of @filippo-zenna; this mix takes the form of a sonic dreamscape that walks us through an introspective journey of ambience, spoken word, dub, new-wave house, and an overawing presence of psychedelic jazz-funk.

The Naples resident and @periodica affiliate performs a poem he has written, and has mentioned that the mix takes on the themes of solitude and 'restless eyes in a modern world', fake feelings and the idea of passing through a vortex 'where all is going wrong and you can't see the light, but at the end there is hope'.

This is an incredible listen and Filippo has given us the words to his poetry:

"Incrocio occhi. Molti sono spenti, tanti atrofizzati, desiderosi solo di una posa. Vestono un sorriso per qualche secondo, poi s’eclissano. Vivono per mostrare un mondo che non esiste, non per esplorarlo ed illuminarsi davvero. Cerco la profondità. Raro toccarla. È prerogativa degli ultimi superstiti del sogno, ormai confinati dentro la disperazione, emarginati in una dimensione scomoda. In cui tutto scorre lento.
E' la corsa folle a disperdere le ultime risorse critiche, a trasformare gli occhi in semplici specchi che guardano il suolo, non più la luna. L’arte come ultimo rifugio, liberazione da una società clonata che indossa il trucco migliore, ma non s’accorge d’aver spento la luce".

He has titled the mix 'VIA D'USCITA', which means 'Exit'.

Enjoy.